Naos Places
Santa Sofia (FC)
Nel parco delle foreste casentinesi, un borgo in cui l’arte, il fiume e la vegetazione si uniscono per offrire buon vivere e natura in ogni stagione.
Sebbene un primo nucleo si sia formato intorno al duecentesco Castrum Sanctae Sophiae, punto di controllo del fondovalle e del fiume, l’attuale Santa Sofia è una cittadina relativamente giovane: dopo la fusione di diversi piccoli comuni all’inizio del XIX secolo, il Comune odierno è il risultato dell’unione di quelli di Mortano nello Stato Pontificio, e di Santa Sofia nel Granducato di Toscana, rispettivamente sulla sponda destra e sinistra del fiume Bidente, all’inizio del secolo successivo.
Fino al 1923 fece parte della provincia di Firenze, un’appartenenza che ha influenzato tradizioni e abitudini della popolazione. Nelle fasi finali della Seconda Guerra Mondiale il territorio del paese ospitò l’8a brigata partigiana Garibaldi “Romagna” e, a partire dalla primavera del 1944, subì i lavori di costruzione della Linea Gotica tedesca, preceduti da rastrellamenti, violenti scontri, uccisioni e battaglie. Nello stesso periodo, il comandante della brigata romagnola Riccardo “Libero” Fedel fondò la Repubblica del Corniolo, il primo esempio di governo autonomo in lotta contro l’occupazione tedesca, includendovi anche Santa Sofia. Simbolicamente significativa l’ubicazione di questo nucleo: del forlivese, infatti, era originario Benito Mussolini.
Martoriata nei secoli da una serie di terremoti e infine dai bombardamenti strategici dell’esercito tedesco in ritirata nel 1944, Santa Sofia ha subito diverse ricostruzioni, soprattutto dei ponti che collegano il levante e il ponente della città. Agli anni ’80 risale poi la realizzazione della diga di Ridracoli che ha convogliato le acque del fiume che attraversa il territorio cittadino nel lago artificiale di Ridracoli. Oggi Santa Sofia conta poco più di 4000 abitanti e questo, insieme alla volontà di promuovere uno stile di vita lento e sostenibile e di preservare la sua cultura e la sua tradizione, ha portato all’inserimento del paese nel circuito “Città Slow” di Slow Food.
Santa Sofia si trova all’interno del Parco nazionale delle foreste casentinesi, Monte Falterona e Campigna, una delle foreste meglio conservate d’Europa, insieme ad altri undici comuni sparsi tra l’Emilia Romagna e la Toscana. Cuore dell’area protetta è la foresta di Campigna, dalle cui vette lo sguardo spazia in Romagna e in Toscana, arrivando fino al mare nelle giornate più limpide.
Il Parco è famoso per i curatissimi itinerari escursionistici percorribili a piedi, in mountain bike o a cavallo e anche per attività sportive invernali come lo sci e le ciaspolate, che consentono di godere di questa meraviglia naturalistica perfino sotto la neve. A una tragica pagina di storia nazionale è legato l’itinerario “Sentiero della Libertà”, un percorso a tappe piuttosto impegnativo a piedi ma agevole in auto, lungo il quale bacheche e cartelli raccontano ai fruitori episodi della Resistenza romagnola, citando i nomi dei partigiani uccisi durante i rastrellamenti tedeschi nel 1944. Da citare, benché accessibile solo a scopi di ricerca scientifica, la Riserva naturale integrale di Sasso Fratino, riconosciuta Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2017.
Tutta questa natura verdeggiante si unisce all’azzurro dei paesaggi acquatici. Santa Sofia è una cittadina fluviale, la cui vita ruota attorno al Bidente, che in passato alimentava un mulino ad acqua e oggi ha una grande importanza turistica. Il bacino artificiale di Ridracoli, creato contenendo il fiume con l’omonima diga, è l’unico lago all’interno del Parco delle foreste casentinesi. Uscite in canoa, gite in battello elettrico e visite guidate ai cunicoli della diga sono solo alcune delle attività fruibili, insieme ai momenti di relax sul lungofiume e alla possibilità di osservare la suggestiva tracimazione, quando la cascata prende vita, alimentata dall’acqua piovana e dallo scioglimento della neve.
Al Bidente sono legati anche il Parco fluviale e il Parco delle sculture, quest’ultimo nato negli anni Novanta per rilanciare il Premio Campigna. Un itinerario in dodici opere contemporanee, dagli stili diversi ma armonicamente integrate col paesaggio, si snoda dal Parco della resistenza, scende nell’alveo del fiume e raggiunge Carpaccio.Un museo all’aperto, agevolmente visitabile a piedi, che è in continuo divenire grazie alla periodica installazione di nuove opere.
Santa Sofia è l’ultimo Comune della Valle del Bidente, tra colline e Appennini. Colpito da numerosi terremoti nel corso della sua storia, il paese è stato tenacemente ricostruito più volte fino all’inizio del XIX secolo.
Le architetture presentano dunque un complesso di stili, dai resti del castello trecentesco, al ponte tosco-romagnolo sul Rio Pondo, alla Torre civica di epoca medievale, passando per il seicentesco Palazzo Giorgi. Interessante la storia di Palazzo Bianchini Mortani, anch’esso ricostruito dopo un sisma, che fino al 1860 era attraversato dal confine fra il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio e per questo era occasionalmente usato per la stipula di atti di uno o dell’altro Stato.
Il paesino romagnolo è noto nella zona per il suo particolare amore per l’arte contemporanea: ospita la galleria d’arte moderna “Vero Stoppioni”, sede dagli anni Cinquanta del Premio Campigna di arte contemporanea, ed è impreziosito dalle statue del Parco fluviale. Tra i prodotti tipici di Santa Sofia il formaggio Raviggiolo, presidio Slow Food; il tortello ripieno di zucca, patate ed erbe aromatiche, cotto su una lastra di arenaria, al quale è dedicata una sagra annuale a ottobre; la dolce panina pasquale con uvetta e canditi e infine il ciavàr, una salsiccia di suino insaporita da aglio e sangiovese. Soggiornare a Santa Sofia significa immergersi nei colori, nei profumi e nei rumori della natura in ogni momento dell’anno, gustare le prelibatezze gastronomiche dell’Appennino tosco-romagnolo e apprezzare pregevoli opere di arte contemporanea sia al chiuso che en plen air.
Come arrivare
- Aeroporti più vicini: Forlì Ridolfi (FRL) – Rimini Fellini (RMI) – Bologna Marconi (BLQ)
- Coordinate GPS Santa Sofia da Google Maps: 43.94742554136268, 11.908222355778685
- In autobus: www.startromagna.it - Linea 96/132
- In treno: www.trenitalia.it (fermata Forlì)
Esperienze N.A.O.S. a Santa Sofia
Esperienze legate al piacere e alla bellezza, che appagano gli organi di senso. Armonia percettiva frutto dell’integrazione tra enogastronomia, ludus e ambiente naturale.
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I luoghi e la natura delle aree interne, dove il bosco, i monti, il cielo e le acque si fondono e si aprono
all’esplorazione.
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Spostamenti legati a particolari eventi episodici, periodici o permanenti, come la fruizione di mostre, rassegne, concerti e iniziative culturali.
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Viaggio dinamico, su percorsi predefiniti ma anche in libera fruizione, nel quale il mezzo di trasporto
diventa mediatore dell’esperienza.
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Storiografia dell’arroccamento, nascita e declino delle isole di umanità e del potere nel periodo pre e post feudale.
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Alla scoperta della storia dei luoghi e dei personaggi del passato, delle vestigia di popoli antichi e di tutto ciò che è fondamento della cultura del presente.
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I prodotti tipici, eccellenze uniche e caratteristiche dei territori: stagionalità, qualità, le modalità di produzione e un consumo attinente al luogo.
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