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Aidone (EN)
Nel cuore degli Erei, in una terra ricca di storia e natura, Aidone custodisce antiche tradizioni e tesori archeologici.
Il “Libro di Ruggero” del geografo arabo Idrisi, datato 1150, costituisce la prima notizia certa dell’esistenza di Aidone. La Sicilia di quel tempo assisteva all’arrivo dei Normanni di Ruggero d’Altavilla che, cacciati i precedenti occupanti arabi, si installarono nel sito aidonese, lo fortificarono e vi costruirono un castello da usare come punto di sorveglianza e fortezza. Oltre a sfruttare la vicinanza del fiume Gornalunga per impiantare dei mulini ad acqua, fondamentali per l’agricoltura, fecero costruire numerose chiese, come quella dedicata al patrono san Lorenzo. Nell’ambito della loro opera di ripopolamento degli ex siti musulmani, fecero insediare anche ad Aidone un gruppo di Lombardi, genti provenienti dal nord dell’Italia e dalla Gallia cisalpina che lasciarono tracce della propria presenza nel particolare dialetto ancora oggi parlato ad Aidone. Ruggero fece fortificare il Castello di Pietratagliata e organizzare l’impianto urbanistico della città, con le strade principali che si dipartono dal centro. La contessa Adelasia, succeduta allo zio Ruggero al governo, fece costruire una serie di mulini ad acqua sulla riva del Gornalunga e diverse chiese, tra cui quella successivamente dedicata al patrono san Lorenzo. Aidone fu conquistata e saccheggiata dagli Svevi e successivamente affidata come feudo ai Chiaramonte durante il dominio aragonese. Nel Cinquecento e nel Seicento giunsero vari ordini monastici che arricchirono il paese di conventi e chiese in un sobrio stile barocco e favorirono la nascita di numerose confraternite, nonché di riti e di feste religiose ancora oggi celebrati. La scoperta del primo giacimento di zolfo nella miniera Baccarato diede inizio a un periodo di prosperità e, grazie anche all’arrivo dei minatori provenienti dai paesi vicini, di incremento demografico durato fino al secondo dopoguerra.
Aidone rivela tracce di una spiritualità radicata fin dall’antichità, come dimostrano i resti del santuario di Demetra e Kore, declinazioni della Dea madre venerate anche qui come garanti della prosperità dei campi. Il santuario si trova all’interno del famoso Parco Archeologico di Morgantina, a pochi chilometri dal centro abitato. Oltre a questo edificio, il Parco comprende diversi siti riconducibili all’omonima città sicula: la collina della Cittadella, con i resti del villaggio e con l’acropoli, l’agorà e la necropoli della polis greca; il terrazzamento di San Francesco, luogo del ritrovamento della famosa statua detta “Dea di Morgantina” e degli acroliti di Demetra e Proserpina; l’area di contrada Serra Orlando, quella più conosciuta e visitata, con il teatro (ancora sede di rappresentazioni), i granai e i quartieri residenziali di epoca ellenistica; infine le necropoli e le tracce delle mura.
Nei secoli la ricerca del divino ha continuato a influenzare la vita della comunità aidonese: famoso il “Viaggio a San Filippo apostolo”, la cui effigie nerissima pare sia in grado di operare miracoli. Un pellegrinaggio che ogni anno, la notte tra l’ultimo giorno di aprile e il primo di maggio, vede migliaia di devoti da tutta la Provincia (e oltre) attraversare rigorosamente a piedi i boschi attorno alla città per giungere alla chiesa omonima a domandare una grazia, sciogliere un voto o ringraziare per un favore ricevuto.
Un cammino che si sta sempre più aprendo anche ai semplici amanti del trekking ma che conserva il suo originario fascino mistico.
Ben noti anche i riti della Settimana Santa, resi particolari dalla presenza dei Santuni, acroliti dei dodici apostoli alti tre metri abbigliati con colori vivaci e animati da portatori.
Nella Domenica delle Palme queste figure si recano devotamente alla Chiesa Madre, mentre il giorno di Pasqua corrono per la città in cerca di Gesù risorto, poi assistono danzanti all’incontro tra il suo fercolo e quello di Maria.
Aidone sorge sui monti Erei, nel sud est della provincia di Enna e al confine con quella di Catania, a 600 m sul livello del mare. Il piccolo comune è la meta ideale per esperienze improntate alla ricerca di tranquillità e alla scoperta delle antiche civiltà che hanno dominato il territorio.
Il centro storico è una piacevole passeggiata tra architetture normanne e rifacimenti barocchi dai tratti piuttosto sobri, per poi passare per le sale del Museo Archeologico. Ospitato nel Convento dei Cappuccini, il museo illustra tutta la storia di Morgantina attraverso reperti di epoche diverse, dall’età del bronzo a quella romano-repubblicana. È stata inoltre allestita un’ala interamente dedicata alla statua calcarea della Dea, accompagnata dagli acroliti di Demetra e Persefone. In un’altra sala si possono ammirare i magnifici Argenti di Eupolemo, un tesoro di sedici pezzi di argento decorati con lamina d’oro risalente al IV-III secolo a.C.
Dal Belvedere, tra le colline e i boschi, si vede il Castello di Pietratagliata, una costruzione di epoca medievale tagliata nella roccia di una cresta sul torrente Gresti. Raggiungibile in auto, è liberamente visitabile.
Un meraviglioso ampio panorama sulla vallata sottostante si può ammirare anche spingendosi fino ai ruderi del “Castellaccio”, nel punto più alto del paese: probabilmente una fortificazione saracena abitata dal XV secolo dalla regina Bianca di Navarra, poi convertita in carcere e crollata durante il terremoto del 1693.
Soggiornare ad Aidone significa conoscere parte della storia passata, passeggiare per le vie medievali della città e godere della tranquillità e delle bellezze naturali dell’entroterra siciliano.
Come arrivare
- Aeroporti più vicini: Catania Fontanarossa (CTA) - Palermo Falcone e Borsellino (PMO)
- Coordinate GPS Aidone da Google Maps: 37.416112936418486, 14.448198456893355
- In autobus: www.etnatrasporti.it - www.saisautolinee.it
Esperienze N.A.O.S. ad Aidone
L’archetipo legame tra selva e uomo, la profondità esistenziale dei boschi incontaminati che si compenetra nella vita agropastorale.
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Le sorprendenti acque interne, per lo più frutto della manipolazione umana. Luoghi che anticamente poggiavano la propria economia su questa preziosa risorsa e la loro possibile nuova vita.
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Vivi l’esperienza di condividere il pranzo o la cena a casa di “un amico” che non sapevi di avere. Scegli tu dove andare, prenota e suona alla porta!
Storiografia dell’arroccamento, nascita e declino delle isole di umanità e del potere.
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Una passeggiata da ascoltare: scoprire un luogo si può anche a occhi chiusi, o bendati, cogliendo tutti i suoni che lo caratterizzano.
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Pratiche e attività tese alla crescita e all’arricchimento dell’individuo fuori da ogni contesto “materiale”. Percorsi orientati a un cammino di ispirazione spirituale e religiosa.
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I luoghi dove risiede il mito, l’allegoria delle stagioni come strumento di lettura del rapporto tra uomo e divino.
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Popoli, territori e aneliti di pace e libertà, dalla notte dei tempi alla storia più recente.
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Alla scoperta della storia dei luoghi e dei personaggi del passato, delle vestigia di popoli antichi e di tutto ciò che è fondamento della cultura del presente.
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